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La ciclabile per Cernusco è cosa fatta!


Cari Busseresi,
la posta del nostro Municipio ha ricevuto una lettera che definirei ricca di contenuti MOLTO interessanti (che trovate qui allegata).
Da questa lettera si è scoperto che dopo anni di battaglie, promesse elettorali e vite rischiate sulla provinciale si avrà, finalmente, una ciclabile che collega Bussero con Cernusco S/N.
Una bella notizia vero?
Ma ora non vi state chiedendo perchè è più pubblicizzato l’incotro con Luciana Castellina in villa Casnati che una conquista come questa?
Ma chi è Luciana Castellina?
La sconda domanda lasciamola perdere, concentriamoci sulla prima.
Partiamo dal principio: dove si fa la ciclabile?
La si fa, ovviamente, sullo stesso lato di quella già fatta da Cernusco sacrificando un pezzo del campo agricolo che costeggia la provinciale.
Di chi è quel campo?
Il campo è di proprietà della famiglia Sioli che ha deciso di venderlo al comune.
Quanto ci costa?
la ciclabile avrà mt 5 di larghezza per mt 550 di lunghezza, con un costo di € 20/mq
Sono già stati fatti degli atti amministrativi per procedere con la realizzazione della ciclabile?
Certo! Abbiamo già una bella delibera di giunta (nr. 125 del 29/12/2015) dove si accetano le condizioni proposte ed è già stato avviato il procedimento per la “variante 1” del PGT.
Perchè riasfaltiamo i marciapiedi in viale Europa e non facciamo questa benedetta ciclabile?
Questa è la domanda!
Il motivo “tecnico” è spiegato proprio nella delibera 125.
La delibera è stata approvata subordinandola alla condizione sospensiva dell’approvazione della stessa da parte del Consiglio Comunale.
Tradotto: manca il voto del consiglio comunale per dare il via definitivo al procedimento.
Basta che il punto sia messo all’ordine del giorno, che i consiglieri ne discutano (ma c’è da discutere?) e che si voti:  una formalità per come funziona il nostro consiglio comunale.
Esiste anche un altro tema che forse vale la pena di sottolineare: parte dell’accordo prevede lo “spostamento/stralcio delle piste ciclopedonali in progetto nelle altre aree di proprietà Sioli”.
In sostanza la famiglia Sioli accetta di cedere il terreno per la pista verso Cernusco e ne approfitta per mettere la parola “fine” sugli altri terreni di loro proprietà.
Tra le altre cose, questo piccolo punto, è anche oggetto di un ricorso straordinario innanzi al capo dello stato  (https://it.wikipedia.org/wiki/Ricorso_straordinario_al_Presidente_della_Repubblica) ma anche questa richiesta è stata già accettata.
La delibera 125 dice: […]di accogliere le condizioni proposte dalla proprietà Signori Sioli[…]
Non dice di accoglierne in parte, le accoglie tutte (anche perchè le altre aree sono strade già esistenti utilizzate per l’attività agricola sui campi…ce lo vedete un trattore sulla ciclabile a sparar concime?).
Tracciamo la linea del tempo: la delibera è di fine 2015. Siamo a Maggio 2016.
E’ già stato fatto un Consiglio Comunale il giorno 05/04/2016 dove NON si è discusso di questo punto.
Ce ne è stato uno la scorsa settimana e all’ OdG non c’era traccia né parvenza alcuna di temi inerenti a questo accordo.
Cosa stiamo aspettando?
L’accordo è valido per 1 anno.
Non vorrei nel 2017 sperare nell’invenzione delle biciclette volanti per evitare di rischiare la vita su quella maledetta provinciale…mi verrebbe da dire FINIAMOLA (di rimandare questa decisine) e FINITELA (la pista ciclabile già completata dal comune di Cernusco S/N)…cit.
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Au revoir


L’altro ieri ci ha lasciati il signor Sioli.

Sono passato a trovarlo ieri durante il rosario per dargli l’ultimo saluto e per ringraziarlo.

Ringraziarlo perchè da quando noi giovani lo abbiamo incontrato alla giornata di primavera del FAI (facevamo i “ciceroni”) ci ha voluto bene.
Ricordo che, finita la manifestazione, ci invitò tutti a bere un bicchiere di vino, non un vino qualunque eh…il vino di BUSSERO! 🙂

Li ho conosciuto di persona il signor Sioli ed è stata veramente una splendida conoscenza.

Il signor Sioli, per me, era una persona con le idee chiare, pochi dubbi o timori ma tanta passione…praticamente un’istituzione.
Aveva una sua visione e la portava avanti con tutta la convinzione del mondo.

Ho avuto la fortuna di fare lunghe chiacchierate con lui sul nostro paese, sulle potenzialità del nostro territorio, sullo sviluppo di Bussero.
Una l’ho filmata! 😀 …ricorderò per sempre la domanda “signor Sioli, ma è vero che è per colpa sua che non facciamo la ciclabile verso Cernusco?!?!” e lui: “SI”.
Epico.

Devo a lui molto di quello che so ora.
Un po’ come si faceva una volta no? Tramandare la tradizione, i valori, l’amore per la terra.

Grazie Stefano,
davvero.

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I 50 dipendenti della Salplas


Nell’ultimo incontro del politalk abbiamo parlato di “sviluppo del territorio”. Argomento molto interessante che abbiamo deciso di sviluppare con l’aiuto di alcuni video.
Uno di questi video proponeva l’intervista fatta al sig. Stefano Sioli il quale ha fatto un’affermazione interessante: ci si è comportati male con una famiglia storica di Bussero per finanziare il divertimento dando il permesso di costruire un edificio fuori dai “canoni busseresi”.
Chiaramente  si riferiva all’area “ex salplas” venduta per finanziare l’auditorium che per chi conosce un po’ Bussero è un posto noto, per chi conosce Bussero un po’ meno, stiamo parlando della zona dove si sono costruite nuove case di fronte alla via Primo Levi.

Giusto per capirci ecco il punto esatto: http://g.co/maps/5bafj

Ebbene in quel punto, prima dei mega condomini, vi era una ditta chiamata SALPLAS 🙂

Finito l’incontro, l’ex sindaco Galbiati ha voluto puntualizzare che non si è trattata male una famiglia storica di Bussero ma che il comune, allora, si era anche interfacciato con il proprietario della ditta per trovare una soluzione dato che, la ditta stessa, contava 50 persone tra operai e impiegate e non si voleva certo “buttare in mezzo alla strada” tutti questi lavoratori.
Ha aggiunto che però non c’è stato verso e che ormai il proprietario aveva deciso di vendere dato che i figli non volevano continuare l’attività.

Eh dai allora tutto torna, il comune era in buona fede è stato il cattivo proprietario a non voler collaborare.
E’ importante perchè per un attimo ho creduto che il Sioli avesse ragione sapete!?!

Tutto è bene ciò che finisce bene ma, utilizzando un altro detto, fidarsi è bene e non fidarsi è meglio!

Ho la fortuna di avere un padre che, per la sua attività di elettricista, bazzica un po’ le ditte busseresi.
Quando la Salplas era ancora in auge ha lavorato alla manutenzione dei macchinari e agli impianti elettrici della ditta.

Beh sapete cosa mi ha detto? La Salplas non ha mai avuto 50 dipendenti. Negli anni “d’oro” erano al massimo 15 in tutto (stiamo parlando degli operai, delle impiegate, segretarie ecc…). E l’altra cosa bella è che l’ing. Salamana (il famoso propietario) prima di chiudere si è “sbattuto” per trovare un lavoro ad ogni dipendente.

Lo ripeto perchè uno potrebbe non aver letto bene: il PADRONE ha trovato un nuovo lavoro ad ogni dipendente prima di chiudere.

Fa un po’ ridere vero?
Ora mi spiegate come faccio a fidarmi di uno che, bellamente, mi ha preso per i fondelli?

Vorrei che questa domanda se la facesse ogni cittadino prima di andare a votare: mi fido di chi voto? il programma è “vero”, è utopia oppure è la solita lista della spesa che ogni busserese sa a memoria? Mi fido delle persone che stanno dentro e dietro le liste (quelli che non si presentano neanche come consiglieri comunali ma che continuano, ininterrottamente, a stare “dentro la politica”)?

#ziopera mi sa che sarà una tornata elettorale difficoltosa.

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