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Vicini vicini: TASI e 167 “e io pago” (cit.)


In paese sono spuntati fuori questi 4 manifesti.
La cosa che salta subito all’occhio è che sono “firmati” da gente che di solito non “collabora”.

Oltre al “classico dei classici” (gestione auditorium) ci sono altre 2 questioni che meritano attenzione:

  1. TASI
  2. 167

Sul primo punto la questione “si fa pelosa”.
Sarebbe interessante che durante un consiglio comunale le opposizioni chiedano una formale risposta da parte dell’Assessore Sala e di tutta l’amministrazione. Vediamo se anche stavolta Michael riesce a fare il moon walk sulle cifre.
Il concetto è semplice: costa 1 ci chiedete 10…perchè? O meglio: costa 1 e ci chiedete 10. Ma siete sicuri che la gente abbia voglia di pagarvi la gestione dell’auditorium a suon di tasse?

Sul secondo punto, invece, bisognerebbe ripristinare l’antica tradizione delle forche e farsi spiegare bene.
Volete il mio parere?
La Curzio corporation ha un bisogno immenso di grano. Ma tanto eh…il perchè ve lo lascio immaginare.
Un po’ come quelle persone che giocano alle slot machines: non fanno caso a quanti soldi ci mettono, l’importante è vincere. Se poi metti 100 e vinci 1 nemmeno te ne accorgi.
Quindi tutta questa smania, ha spinto l’amministrazione a fare tutto di fretta, pensando ad un riscatto della 167 fatto veramente con i piedi.

Chi ci rimette? TU (al solito).

Si perchè, voglio dire, non ci vuole un genio della politica sociale, vicino al popolo e alla gente, che ha sofferto e combattuto per organizzare un riscatto in GRAZIA DI DIO.
Qui mi piacerebbe avere le registrazioni di quando questi signori andavano dicendo “ci vuole esperienza nell’amministrare la cosa pubblica”…infatti.

Comunque cari cittadini che abitate in 167, un consiglio: ritiratevi e pretendete indietro la vostra caparra (anche qui, quando ve la ridanno è un mistero…a naso nel 2015 dato che i vostri soldi li avranno già usati) e aspettate tempi migliori.
Ormai il processo del riscatto sulla 167 si è aperto. Se rimarranno ancora tante persone vorrete mica dirmi che alla prossima campagna elettorale non ce lo rimettono come “promessa”?!?! Magari rateizzata, con qualche convenzione con le banche del territorio…sapete insomma…come la farebbe qualsiasi amministrazione che non ha un peso sullo stomaco da 5 milioni di €

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Lo 0,3% che cambia la vita


UPDATE: ecco il video del CC:

Eccoci qui a scrivere le prime impressioni a caldo dopo un interessante consiglio comunale.
Non farò il resoconto (aspettate il video per quello) ma cercherò di centrare il punto che voglio portare alla vostra attenzione.

Di tutta la presentazione che il consigliere Sala ha fatto, ci interessa (per ora) solamente la seconda parte.
Aumento dell’IRPEF.

Eh si, dallo 0,5% allo 0,8% ma attenzione:
pagherà l’IRPEF allo 0,8 solo quel contribuente che ha un reddito lordo >; di 13.000 €

Le differenze rispetto a prima sono 2.
La prima è che da 0,5 aumentiamo a 0,8.
La seconda è che prima tutti pagavano lo 0,5 (anche chi era sotto i 13k di reddito).

Spero di aver capito bene (perdonatemi ma potete comprendere anche voi che dopo 45 minuti di presentazione del bilancio uno rimane un po’ confuso), in caso contrario cito il caro Giovanni Paolo II dicendo: “se sbaglio mi corriggerete”.

Detto questo arriviamo al dunque.
Aumentano le tasse.

Ci sono dei buoni motivi: i servizi.
Per garantire i servizi che l’attuale amministrazione reputa necessari si è dovuto aumentare le tasse.

Un aumento contenuto comunque!
Vadori ha sottolineato il fatto che per chi ha un reddito (sempre lordo) di 14k€ l’aumento sarà di circa 3 euro al mese.

Arriviamo alle critiche delle opposizioni.
Obiettivo comune dice che al solito si colpiscono le fasce più deboli, Bussero+ che sarebbe stato doveroso avere il bilancio qualche giorno prima per poter fare un’attenta valutazione e Progetto Bussero sottolinea che forse qualcosa si può tagliare e rievoca un vecchio “fantasma”: i 5 milioni di € di giro di cassa.

Eh si, ricordate anche voi i dibattiti pubblici sui famosi soldi che ci sono?
Ebbene, spariti?

Forse i 5 milioni erano solo per l’auditorium quindi già impegnati…chi lo sa.

Sta di fatto che da questa “battuta” è nata un “aspra” risposta da parte del consigliere Vadori che ha anche invitato ad andare a studiare.
E’ bastato un piccolo appunto su delle cifre dell’aumento IRPEF che l’animo dell’assessore si è un attimino scaldato.
Come lo capisco, ma se i toni sono questi allora forse il dialogo non sarà proficuo almeno così mi è sembrato di aver appreso in questi giorni.

Bando alle ciance arriviamo al vero punto “caldo”: Vadori sfida a trovare una spesa inutile nel bilancio redatto dal consigliere Sala (sempre rispondendo a progetto Bussero e anche qui una piccola nota: questa sfida è stata lanciata a Zerbini e Bertolini…si è dimenticato di dire Brambilla quindi forse sono esente anche io da questa ricerca! :D).

CITTADINI: si parte.
Quello che chiedo all’amministrazione è: dateci un bilancio dettagliato con tutte le voci di spesa in modo da trovare quella inutile! (se esite…).
Sarebbe bello trovarlo sul sito del comune…ah…si…

TROVA ANCHE TU LA VDC (Voce di Costo) DA TAGLIARE.

Concludo il post citando il sindaco che ha aperto il consiglio dicendo: il comune non è un’azienda.

Dato che un po’ mi sopravvaluto, mi piace pensare che ce l’avesse con me.

Ecco, grazie ad una delle mie più care amiche (questa si che è una lisciata di stile) vi riporto una considerazione “bocconiana”:

according to Vittorio Coda, the main problem of the italian political system is the lack of enterpreneurial values underpinning an appropriate business model which could lead to the revival to the Italian State…suggestion: treat the public as it would be a private enterprise, and you will succeed in revitalizing our nation

ps: sbaglierò, magari si farà con il PGT ma…non ho sentito dire “centossessantasette” tra le entrate…

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