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SPERANZE DI UN GIOVANE INGENUO


di Gianluca Villa

Rusnati Curzio Aimo, Sala Michele, Ponzellini Ornella, Passamonti Maria, Forte Francesca, Vadori Massimo, D’Agostino Carmine, Rossi Francesca, Bertolini Luisa Ida, Zerbini Carlo Guido, Brambilla Gianluigi.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Mi attraggono per il suono che emette la mia voce nel pronunciarli. Molti ho imparato a riconoscerli, pochi sono quelli ai quali faccio fatica ad associare un volto.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Ne cerco uno. Visti i risultati speravo di trovarti, ma tu non ci sei.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Immagino i loro visi: li ho proprio qui, di fronte a me, nella mia testa. Li osservo, a lungo mi perdo nei loro occhi in cerca di qualcosa, ma non lo vedo. Rifletto. A tutti e ad ognuno vorrei dire che sono triste, anche se so che non sono loro la causa di questa tristezza. Sono io.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Penso alle rughe. Penso di non aver fatto abbastanza.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Immagino i miei coetanei. Li vedo. Ma non riesco a comunicare con nessuno di loro. Penso alle ventotto birre. Vorrei piangere.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Penso ai miei pochi anni di vita: ringrazio i miei genitori perché ho potuto fare tutto.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Sono arrabbiato con me stesso perché non ho fatto quasi niente di quello che conta veramente.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Vorrei cambiare il mondo. Lo penso tutte le mattine quando mi sveglio.

Scorro lentamente questa lista di nomi. È difficile lasciare qualcosa per la quale abbiamo lottato e sudato. È difficile lasciare una sedia vuota quando non sappiamo se laggiù ci sarà qualcuno degno di occuparla. È difficile lasciare il timone a chi non ha mai guidato nemmeno una barca a remi.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Riempirò secchi con acqua gelata.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Andrò nelle camere da letto, nei parchetti, nei bar e nelle discoteche.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Rovescerò l’acqua in faccia ai giovani che incontrerò. Gli griderò “SVEGLIATI”

Scorro lentamente questa lista di nomi. “Cosa stai aspettando? La mamma che ti cerca il posto di lavoro? La mamma che va a parlare con il tuo capo per non farti licenziare? La mamma che ti viene a prendere in questura perché sei così cretino da spacciare fumo? La mamma che ti viene a trovare in ospedale perché hai fatto il pirla in macchina? La mamma che ti lava le mutande e pulisce dove caghi e tu nemmeno le dici grazie?”

Scorro lentamente questa lista di nomi. Sono un ingenuo.

Scorro lentamente questa lista di nomi. Ripenso a Guccini…ma Dio non è morto!

Scorro lentamente questa lista di nomi. Spero.

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Dobbiamo smetterla di dire che i giovani sono il futuro.

Perché?

I giovani sono soprattutto un modo diverso di vivere e interpretare il presente, l’oggi, la storia. Incarnano un nuovo sguardo sulla realtà, sanno vedere le cose da una prospettiva nuova. I giovani hanno nel cuore la profezia, spirito di innovazione, ideali, generosità, gratuità. Un mondo che li relega ai margini, non capisce nulla perché rinuncia ad un capitale immenso. E il modo più facile per farlo è dire che le nuove generazioni sono il futuro, come se il presente fosse un problema degli anziani.

Ma i giovani non hanno alcuna responsabilità?

Il limite più grande dei giovani di oggi è la scarsissima attenzione che hanno nei confronti della sfera pubblica. C’è una fuga nel privato, nella piccola cerchia, in termini economici un’enfasi smisurata sulla felicità privata e non su quella pubblica. Eppure, il mondo non può essere il gruppo di amici. Serve un orizzonte più ampio. Spesso mi chiedo: perché oggi i giovani non protestano, perché non fanno sentire la loro voce, perché non chiedono conto agli adulti dei pesi di cui sono stati caricati?

 

[Liberamente tratto dall’intervista di Luigino Bruni, Su strade nuove, Nuovo Progetto Online, 2 maggio 2012]

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#ziopera da che parte sta?


Eccoci qui a due giorni dalle elezioni a indicare finalmente “da che parte stiamo”.
Pensiamo sia doveroso informare i cittadini della nostra decisione e spronarli affinchè l’affluenza alla urne sia la più alta possibile.

Inutile dire che la scelta è stata una scelta DURA, combattuta…che alla fine rispecchia in pieno il nostro modo di agire e di pensare.

La lista che vi proponiamo nel video è sicuramente la scelta che ci auguriamo tutti i cittadini facciano!

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