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E’ come la piazza…


Qualche volta non si sa cosa dire.
Capita se di solito ci accorgiamo che da dire c’è ben poco e non sappiamo ammettere gli errori.

Capita se non si fanno le cose “in grazia di Dio” con una seria e attenta programmazione sia economica che organizzativa.
Capita anche che alla fine si da la colpa ai “tuoi alleati” perchè “appena eletto il sindaco ci ha spodestato”.

Capita anche che alla fine la gente si stufa e non ne può più di sentire “parole parole parole” (tanto per citare uno dei miei più cari e assidui lettori).

Bene, sapete ho aspettato tanto una risposta da parte di una persona ed ora, finalmente, me l’ha data.
Non qui su questo blog ma su una pagina facebook (che modernità!).

Ringraziando l’inventore del “copia/incolla” riporto qui l’ennesima risposta che risponde a tutto tranne che alle mie (o meglio nostre dato che siamo in tanti a chiedercele) domande:

Vedo qua e là su pagine di social network e blog personali o di gruppo accese discussioni sull’opportunità o meno di avere a Bussero strutture polifunzionali che diano risposta all’enorme bisogno di cultura e socialità che c’é. E vedo che queste discussioni per lo più ne contestano la necessità o ne negano l’opportunità, a riprova si arrovellano su numeri di contabilità da far invidia alla Corte dei Conti. Ovviamente tutto ciò col famoso “senno di poi” e con il chiaro obiettivo, non già di contribuire a risolvere i problemi ma a dimostrare che quelle strutture sono, appunto, inutili. Vediamo di fare, pur con brevità, ordine alle questioni che vengono poste.
1) Le strutture sono ormai inequivocabilmente in piedi e vanno ultimate dal punto di vista edilizio-impiantistico al più presto, recriminare oggi sull’opportunità di tale scelta non ha alcun senso logico, se non per scopi meramente ideologici, se ne può discutere, ma non serve a nulla
2) Le risorse economiche a copertura del fabbisogno ci sono e vanno usate
3) Sulle problematiche gestionali occorre recuperare il tempo perduto in particolare negli ultimi due anni, sapendo che già da tempo erano possibili soluzioni professionalmente e managerialmente competitive
4) Investire in cultura e in spazi socialmente aggregativi non è mai un investimento inutile o eccessivo, si tratta ovviamente di gestirli bene
5) Inserire in un area del paese deputata per lo più a “dormitorio” strutture così qualificanti può servire a creare coesione sociale tra parte storica e parte di più recente urbanizzazione , problema da molti anni visto come importante da molta parte dei cittadini
6) Aprire il tessuto sociale busserese a contesti e circuiti culturali metropolitani va nel senso di rendere praticabile un’idea della metropoli milanese policentrica nell’offerta dei servizi, tanto più se a ridosso della linea MM2
7) Cogliere nelle ragioni di tale investimento le opportunità sia imprenditoriali che occupazionali che ne possono derivare è fattore di maturità politica ed amministrativa, che se ben amministrata e qualificatamente recepita può offrire sbocchi interessanti alla nuova imprenditoria giovanile e occasioni di lavoro per coloro che in età avanzata lo hanno perso, pur non avendo l’età pensionabile
Attardarsi, come spesso si evidenzia nelle citate discussioni, su sterili e datate polemiche è sintomo di ritardi culturali e di incapacità a vedere anche nella difficoltà del presente le occasioni per il futuro.
Quanto poi ai tagli che le politiche liberiste del governo dei banchieri e della finanza internazionale, rese ancor più stringenti a seguito delle scelleratezze berlusconian-tremontiane, forse sarebbe il caso, non di prendersela con chi le ha subite ed è costretto a farle subire ai propri cittadini, ma più coerentemente scendendo in campo apertamente contro quelle politiche al fianco di chi da tempo immemore le ritiene sbagliate e le combatte come e dove può.
Tanto per essere ancora chiari, la “polemica” oggi non ha senso in termini di “come modificare il progetto”, ormai è tutto finito. Quello che si dimentica è che chi “ha sbagliato a fare la piazza diritti dei bambini” si ripresenta alle elezioni.
Cito una “santa donna” (santa a causa dei figli) che disse: “bravi che avete ammesso di aver sbagliato a fare la piazza…ma io non la faccio mica sistemare a voi che “avete già dato”; la faccio sistemare agli altri”.
Ebbene a tanta saggezza non posso che associarmi e dire: a chi lo facciamo sistemare l’auditorium? a chi ha sbagliato?
A voi la scelta cari amici, a voi la scelta
ps: per chi ha interesse a discutere dei problemi del paese (per lo più zona Galassa) con Curzio segnalo
organizzato incontro con il candidato sindaco Curzio Rusnati per la zona Galassa per il primo Maggio dalle ore 16,30 alle ore 18,30 nel parchetto di via Pier della Francesca.
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